La riforma della Sanità conosciuta ai più come decreto Balduzzi dal nome del ministro della Salute, Renato Balduzzi cambia diversi aspetti del sistema sanitario nazionale che hanno influenza anche nel settore della rc professionale dei medici che negli ultimi anni ha subito notevoli mutamenti dovuti in particolare a cambi giurisprudenziali ed una evidente chiusura da parte delle Compagnie di assicurazione.
Cosa disciplina il decreto Balduzzi?
- responsabilità civile del medico
- obbligo di polizza assicurativa ( qui si inserirebbe il meccanismo bonus-malus come per le auto)
- nuove norme per l’attività medica privata in strutture pubbliche di “intramoenia“
- rete tra medici di base per aumentare la fascia oraria del servizio sanitario.
Questi i punti cardine della riforma della sanità.
Vediamo insieme cosa cambia sotto l’aspetto della responsabilità civile del medico e l’obbligo di polizza assicurativa professionale per il medico.
E’ ormai noto che per esercitare la professione medica, oltre all’iscrizione all’Albo Professionale serve la polizza assicurativa, infatti è necessario stipulare l’idonea assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale, questo non solo per i medici ma per tutti i professionisti, nel caso dei medici e degli operatori sanitari sembra chiaro che i rischi civili assumono maggiore importanza e le rc professionali sono differenti rispetto a tutte quelle degli altri professionisti.
Con il decreto Balduzzi si introduce la norma del bonus-malus. Con il Bonus Malus il premio da pagare aumenta o diminuisce in base ai “danni” commessi dal medico. E’ la stessa formula che si utilizza nelle assicurazioni auto.
L’assicurazione professionale del medico va a coprire con un indennizzo i pazienti che lamentano e dimostrano errori professionali del medico. Il medico quando prende un incarico deve comunicare al proprio paziente i dati della polizza ed in particolare il massimale di copertura.
Come è noto il lavoro medico è estremamente delicato ed i rischi sono molteplici, è vero pure che l’attuale normativa è generica, nei fatti non sono mai chiariti né i massimali obbligatori né le franchigie e quanto altro ritenuto rilevante ai fini dell’adeguatezza della polizza.
Cosa è il bonus malus per medici e come funziona
Innanzitutto è una formula contrattuale che prevede il rinnovo annuale, durante il rinnovo del contratto i parametri di bonus e malus possono cambiare, il premio assicurativo per i medici, al pari di una rc auto, cambia se sono stati o no denunciati danni e dunque sono state attivate le relative pratiche di risarcimento.
Esistono poi delle “classi di merito” inserite in una tabella chiamata “tabella evolutiva” che sono categorie in base alle quali si deve pagare l’assicurazione facendo conto del numero degli indennizzi richiesti, chiaro è che il costo dell’assicurazione cambia caso per caso ed in base al numero dei sinistri denunciati.
Esempio: mi assicuro quest’anno dichiarando i sinistri avuti negli ultimi 5 anni. In assenza di sinistri pregressi la classe di merito assegnata è ad esempio la 0 (zero). Se in fase di stipula dichiaro di avere avuto un sinistro di un anno fa la Compagnia mi assegnerà la classe di merito 1 con conseguente tariffa aumentata rispetto alla classe zero.
Presupponiamo comunque che mi assicuro con classe di merito zero e dopo un anno non denuncio alcun sinistro. Al rinnovo la Compagnia mi assegnerà alla classe -1 con conseguente abbassamento di tariffa. Se il successivo prossimo anno non denuncio alcun sinistro al rinnovo avrò assegnata la classe -2 con ulteriore abbassamento di tariffa rispetto alla classe -1 e così via.
Pertanto nel non augurato caso di sinistro verrà applicato il “malus” con conseguente aumento del premio assicurativo, in caso di assenza sinistri verrà viceversa applicato il “bonus” con riduzione del premio.
Il contratto della rc professionale medici è dunque caratterizzato in base anche a tali parametri e meriti stabiliti nelle tabelle evolutive fornite dalle singole compagnie assicurative.